23 Dicembre 2014
Durante
l’estate la neonata occupazione è passata quasi inosservata,
permettendoci di lavorare indisturbati alla messa in sicurezza delle
stanze e di porre le basi per un progetto politico in costante fase
di elaborazione. I mesi che sono seguiti hanno visto crescere molto
l'Assemblea e il consenso intorno al progetto che si andava
delineando, e questo è stato possibile affrontando i
problemi legati all'autorganizzazione dello spazio e all'interazione
con le realtà che lo circondano e attraversano. Siamo partiti dall'esigenza di coinvolgere attivamente la comunità proponendo e
partecipando al dibattito politico e sociale che interessa
direttamente i cittadini.
A
settembre abbiamo inviato una e-mail
di denuncia a tutti i
rappresentanti delle istituzioni coinvolte nella gestione di
Sant’Apollonia (DSU, Regione, Comune, Quartiere), chiedendo chiarimenti
sull'umiliante passato recente del plesso e pretendendo un impegno per
il suo futuro,
informandoli quindi della costituzione dell’Assemblea. Siamo
stati così invitati dall’Assessore Regionale Emanuele Bobbio ad un
primo incontro di semplice conoscenza durante il quale abbiamo
presentato le rivendicazioni avanzate negli anni dai collettivi
universitari - ribadite anche in un secondo incontro informale - e
che possiamo sintetizzare così: la restituzione alla comunità della
possibilità di vivere Sant’Apollonia e la riqualifica del chiostro, che
dall'attuale stato di decadenza possa tornare a essere un luogo
pubblico e un punto di riferimento nel quartiere.
Quello che
proponiamo oggi tramite la riappropriazione e l’autogestione
comune tra studenti, lavoratori e abitanti del quartiere, è la
concreta possibilità di lavorare attivamente alle soluzioni creando
un luogo di socialità alternativo, vivo e propositivo.
Alcune
settimane dopo quest'incontro, a fine novembre, la notizia
dell’occupazione dell’intero chiostro per l’organizzazione del
mercato contadino li ha allertati a tal punto da indurli a
intervenire per dissuaderci minacciando lo sgombero delle stanze
occupate. Siamo riusciti a evitarlo garantendo la temporanea chiusura
delle stanze (da loro giudicate inagibili) a patto che entro la fine
dell’anno ci venissero presentati progetti concreti sul futuro del
chiostro con la dimostrazione di una seria presa d’impegno.
Di
conseguenza il 23 dicembre, a sette mesi complessivi dalla nascita
dell’Assemblea della Polveriera, abbiamo incontrato per la seconda
volta l’Assessore Regionale insieme al nuovo Direttore del DSU
Francesco Pierulli, i quali ci hanno esposto la prima bozza di
progetto di riqualifica del chiostro: se attualmente la maggior parte
del complesso è inutilizzato o indebitamente impiegato per uffici,
le intenzioni mostrate sono quelle di ristrutturare interamente il
primo piano per allargare la sala della mensa, allestire delle aule
studio e addirittura ospitare una residenza studentesca, mentre per
quanto riguarda il piano terra è previsto un ingente investimento
per rimettere a nuovo il giardino e per trasferire gli uffici
amministrativi e di front-office per studenti. Apparentemente
entusiasmante. E sembra che i tempi di realizzazione non saranno
troppo lunghi, giusto il tempo di reperire otto-nove milioni di euro...
Com’è possibile tutto questo? Com’è che dopo anni di disinteresse, proprio ora, in tempo di elezioni, si promette tutto ciò? È
evidente che il progetto proposto è mera propaganda se lo dobbiamo
considerare nell'ottica della prossima campagna elettorale per le
elezioni regionali toscane, ma soprattutto resteranno parole al vento
se non insisteremo maggiormente con la strada che abbiamo deciso di
intraprendere: un progetto di riappropriazione e autogestione che
deve essere costruito con la pratica della democrazia diretta,
lontano dai macchinosi processi burocratici che impediscono una sana
ed efficace gestione della cosa pubblica, così da coinvolgere
direttamente la comunità a interessarsi dei propri spazi e delle
proprie vite.
Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare alle riunioni dell'Assemblea e alle iniziative della Polveriera, in vista di un prossimo incontro pubblico nel quale costruiremo collettivamente il progetto per una nuova Sant'Apollonia.
Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare alle riunioni dell'Assemblea e alle iniziative della Polveriera, in vista di un prossimo incontro pubblico nel quale costruiremo collettivamente il progetto per una nuova Sant'Apollonia.
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