venerdì 16 ottobre 2015

STUDENTI CONTRO IL NUOVO ISEE – La Polveriera

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti [e tutte, ndr] all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” (art.3 della Costituzione)


Se invece di rimuovere gli ostacoli - come prescritto dalla sua legge fondamentale - il governo ne impone di nuovi, insorgere è un dovere, prima ancora che un diritto.
La lotta intrapresa di recente dagli STUDENTI CONTRO IL NUOVO ISEE su tutto il territorio nazionale apre la possibilità di catalizzare rivendicazioni ben più ampie rispetto al solo ambito studentesco da cui ha preso le mosse.
Nelle ultime settimane abbiamo assistito a manifestazioni, presìdi e cortei studenteschi che denunciavano a gran voce le gravi incongruenze tra i risultati prodotti dal nuovo metodo di calcolo della situazione economica delle famiglie italiane e il loro effettivo livello di benessere: “siamo diventati ricchi e non lo sapevamo”, questa è l'assurdità che ci siamo ritrovati a constatare.
Con la rabbia di chi teme per il proprio presente e futuro, abbiamo preteso unanimemente un confronto con le istituzioni, compiendo un primo importante passo per uscire dall'isolamento e dell'apatia sociale che ci rende deboli e ricattabili. 
Il 13 ottobre, incoraggiati dalle mobilitazioni studentesche diffuse in molte città italiane, ci siamo presentati alla sede fiorentina dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, per discutere e ritrattare personalmente la condizione di più di 360 studenti che, secondo il nuovo metodo di calcolo dell'ISEE, risultano “NON PIU' IDONEI” ad avere un alloggio o un'agevolazione per gli studi nonostante la loro condizione economica sia rimasta invariata.
Insieme a questi studenti ingiustamente esclusi dalle graduatorie abbiamo chiesto ed ottenuto una proroga della data di uscita dagli alloggi (dal 15 ottobre, come previsto dal Dsu, è stata spostata al 25 ottobre) e preteso l'impegno di una presa di posizione politica in difesa dei diritti di TUTTI gli studenti davanti all'opinione pubblica, alla Regione e al Ministero.
Possono sembrare traguardi di piccola entità se paragonati ai cambiamenti necessari per far sì che si possa raggiungere un effettivo stato di “welfare”: tuttavia la nostra lotta è costretta ad ripartire dalle basi, dovendo combattere non per uno stato del benessere ma per uno stato dove non siano i fondi destinati ai diritti fondamentali ad essere razionati.
È quindi necessario che la proroga venga sfruttata con astuzia per alzare il livello del conflitto, coinvolgendo coloro che ancora non si sono accorti dell'effetto che può provocare una richiesta legittima e ben motivata.
Per questo motivo, in qualità di studenti e di membri dell'assemblea della Polveriera, il 14 OTTOBRE abbiamo partecipato all'Assemblea del Senato Accademico per far valere le nostre rivendicazioni e per arrivare dove il Dsu non può o non ha interesse di arrivare, rappresentando la situazione di molti studenti che pur non avendo perso la casa si vedono negata la possibilità di proseguire i loro studi per un aumento spropositato e ingiustificato delle tasse universitarie.
In questo modo lavoriamo affinché la nostra lotta possa smuovere dalle fondamenta la società intera, anche al di fuori del contesto studentesco, arrivando a mettere in discussione le manovre economiche prese da un governo che aumenta la soglia reddituale delle famiglie ma non adatta le soglie che danno diritto alle prestazioni sociali, dalle riduzioni dei ticket sanitari alle agevolazioni sui trasporti fino alle pensioni di invalidità.
Tali cambiamenti pesano inevitabilmente su un'ampia percentuale della popolazione, i cui volti sono difficili da scorgere leggendo freddi fogli di statistiche che utilizzano indici parziali e categorie poco rappresentative della realtà (come, ad esempio, il valore irrilevante che viene dato alle varie forme mi disabilità).
Continueremo a pretendere un dialogo diretto con le istituzioni, in quanto è la lontananza tra la politica e le persone comuni che consente a chi pretende di governarci di contraddire l'interesse comune (vedi l'articolo 3 della Costituzione sopra citato) prendendo decisioni che peggiorano palesemente le condizioni di tutti.

PER QUESTO È NECESSARIO ESSERE PARTECIPARE IN PRIMA PERSONA ED ESSERE PRESENTI:

LUNEDÌ 19 OTTOBRE - ore 21:00 assemblea degli studenti di tutte le residenze universitarie alla residenza di Salvemini.
MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE - presidio presso il Consiglio di Amministrazione del DSU in Viale Gramsci 36.

VENERDÌ 23 OTTOBRE - presidio sotto il Consiglio Regionale Toscana in via Cavour 4.

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