- Sars Viareggio
- USB Toscana
- Eurostop Toscana
- Polveriera Firenze
- Rete dei Comunisti Toscana
- Brigata sociale antisfratto Viareggio
- Area Globale Massa
- Giovani Comunisti Siena
- Torpedo Lucca
- (ex) Occupazione di Via Toselli Firenze
- Cantiere Sociale Viareggio
- Collettivo SUM Firenze
- Centro di Documentazione Gino Menconi Massa
- Collettivo Bujanov Valdarno
- Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi
- Prato (realtà in formazione)
- Rep. Viareggina
- Circolo Partigiani Sempre Viareggio
- USB Pisa
- Casa Rossa Occupata Massa
REALTA' CHE HAN DATO L'ADESIONE MA NON INTERVENUTE:
- Collettivo Scienze Politiche Firenze
- Rete dei collettivi Fiorentini
- Collettivo K1 Macchiavelli-Capponi Firenze
- Biblioteca Archivio Germinal Carrara
- Cip S.Concordio Lucca
- CSOA Macello Pistoia
PREMESSE:
Dalle varie realtà organizzate è arrivato in generale un apprezzamento
per l'idea, sintomo di una necessità: quella di approfondire le
relazioni e di ragionare collettivamente, provando perché no a costruire
attraverso passaggi intermedi un qualcosa di più formale e di più
duraturo nel tempo. Che cosa costruire, sarà il tempo a dirlo e la
capacità collettiva di andare oltre le proprie aree di appartenenza.
Da parte di molti, tuttavia, si è sottolineata la difficoltà storica di
provare esperienze ricompositive, segno della consapevolezza comune che
un percorso di questo genere può esistere solo a partire dal pieno
rispetto delle singole realtà, delle loro appartenenze, delle loro
pratiche.
Il termine chiave sottolineato in molti interventi è "umiltà". L'umiltà
di provare ad abbandonare steccati divisori e di non imporre nulla se
non il proprio odio per il Capitalismo e per lo stato di cose presenti.
TEMI AFFRONTATI:
Il ragionamento politico di fondo, condiviso in vari interventi, è
partito da un'analisi della situazione italiana, all'interno dello
scenario dell'Unione Europea e nello scacchiere imperialista
internazionale, per approdare alle specificità della regione Toscana,
vista come laboratorio di sperimentazione di politiche poi adottate dal
governo centrale.
Sulla questione Ue in particolare sono emerse due posizioni distinte: da
una parte chi la vede come nemico centrale e cornice entro la quale
avvengono le politiche di austerity; dall'altra chi non la nomina e, pur
considerandola ovviamente parte del problema, la considera parte del
contesto imperialista internazionale.
Nei temi chiave come lavoro, casa, Istruzione, Sanità e diritto agli
spazi, si è individuato nel Pd il principale nemico, e attualmente
l'attuatore delle politiche di lacrime e sangue che ci aggrediscono.
Ognuna delle realtà intervenute ha descritto le proprie lotte,
auspicando una maggiore comunicazione fra realtà territorialmente così
vicine, sia dal punto di vista pratico (reciproco sostegno in caso di
bisogno), sia da quello teorico (maggiore condivisione di idee, di
approfondimenti, di conoscenze e di pratiche), insistendo comunque
sull'eterogeneità come valore e non come ostacolo.
Un tema su tutti ha avuto una particolare centralità nei vari
interventi, quello del referendum costituzionale. Molti degli
intervenuti hanno sottolineato l'importanza di questo appuntamento: per
alcuni non tanto per il tema in sé, quanto piuttosto perché visto come
banco di prova dell'attuale governabilità e terreno proficuo in cui
costruire un blocco sociale di opposizione; per altri anche il tema in
sé è fondamentale perché potenziale causa di ulteriori e ben più
pervasive limitazioni di libertà e di spazi di agibilità per noi.
Un discorso a parte merita un altro dei temi emersi, l'Antifascismo. Su
questo terreno molti degli intervenuti hanno trovato già in passato
momenti collettivi di condivisione e rimane un ambito centrale. Tuttavia
si è anche sottolineato il fatto che quello è un po' un "sovra-tema" e
che fermo restando il terreno dell'Antifascismo militante,
l'Antifascismo politico lo si persegue nell'attività quotidiana nei
terreni sociali e delle contraddizioni della società.
Un tema che non è stato affrontato, ci auguriamo per semplice
dimenticanza, è quello dell'immigrazione, e si auspica fin da subito di
inserirlo in una prossima eventuale occasione.
PROPOSTE
EMERSE:
Innanzitutto, come già detto in precedenza, la necessità di approfondire
i rapporti: guardarsi in faccia, conoscersi, scambiarsi esperienze di
lotte e di vita è vista come condizione imprescindibile anche solo per
iniziare un percorso del genere.
Più nel concreto le proposte sono state queste:
- organizzare incontri seminariali e di reciproca conoscenza nelle città
che hanno una particolare esperienza su un tema
- realizzare un gruppo virtuale su fb (e una mailing list) di raccordo
fra le varie realtà. Il gruppo e la mailing list sono già in creazione
quindi chiediamo ad ogni realtà di lasciarci contatti fb o indirizzi
mail.
- individuare già nel terreno del referendum un primo banco di prova per
approfondire un discorso comune
- proporre una prossima assemblea più operativa per il mese prossimo,
che sia primo appuntamento in cui verificare le possibilità di questo
percorso. Come Casa Rossa proponiamo come data domenica 10 ottobre e
come luogo Lucca o Firenze
- come Casa Rossa ci proponiamo di realizzare una sorta di tour nelle
varie città e presso le varie realtà intervenute (e non solo) per
confrontarci meglio su quanto emerso
CONCLUSIONI:
La
controparte è forte, organizzata e dispone della forza della
repressione, dell'arroganza dei governanti e della servitù dei fascisti.
Tuttavia, nonostante i rapporti di forza davvero sfavorevoli, i
compagni sono tanti, anche se spesso disgregati, qualche volta
sfiduciati, molto spesso divisi. Le differenze, che nessuno ovviamente
si sogna di appiattire, non sono così grandi da impedirci di essere
dalla stessa parte della barricata. Partire da questo presupposto può
essere il primo passo per iniziare un percorso comune
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